Giunto in Italia dalla guerra in Libia, rendendosi conto delle forme di schiavitù che spesso sperimentano in Europa i suoi fratelli immigrati, Cissoko decide di filmarle e di tornare in Africa, a proiettarle nelle scuole e nei villaggi, per contribuire al risveglio della sua gente. Se da un lato c’è l’urgenza “di contribuire ad arrestare l’emorragia umana che dissangua l’Africa”, dall’altro il suo vuole essere un invito alla cessazione dei conflitti interni africani e all’affrancamento della propria terra, adoperandosi tutti insieme per farla crescere, senza consegnarla a sempre nuovi colonizzatori o abbandonarla per la chimera dell’occidente.
Cristina Mantis
2015
Cissoko Aboubacar, Ismaila Mbaye, Badara Seck, Paulo Arrudadias, Chico Cesar, Agnese Ricchi, Mario Clefton, Dansoko Samoura, Fode Sory Camara, Ozina Brito, Francoise Kankindi, Bobo Diaw, Cesar Monteiro
Officina Zoè, Fabio Antonelli
70 minuti